Gio, 24 Aprile 2025

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Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita

La lettura è un viaggio. Non è un semplice passatempo o un atto di consumo passivo. Leggere significa entrare in un mondo alternativo, dove si possono conoscere nuovi orizzonti, vivere esperienze diverse e confrontarsi con idee che ampliano la nostra visione del mondo.

Due citazioni ci fanno da spunto, quella di Michel Houellebecq e quella di Nantas Salvalaggio e catturano perfettamente l’essenza di questo viaggio, evidenziando il valore intrinseco dei libri e il loro ruolo nella vita dell’individuo.

“Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita e questo comporta notevoli rischi” – Michel Houellebecq

Michel Houellebecq, noto per il suo stile provocatorio e spesso controverso, coglie con questa frase un aspetto fondamentale dell’esperienza umana: la lettura è un atto di evasione, ma anche di arricchimento. Vivere senza leggere significa affrontare la vita senza il supporto di un bagaglio culturale e di esperienze derivate dai libri. Questo comporta “notevoli rischi”, come dice Houellebecq, perché ci si espone alla realtà senza gli strumenti necessari per comprenderla appieno.

I libri offrono una finestra su mondi diversi, culture lontane, periodi storici passati e futuri. Leggere ci permette di comprendere meglio le persone che ci circondano, di sviluppare empatia e di mettere in discussione le nostre convinzioni. Senza questa dimensione, la vita può risultare piatta, monocromatica, e, come suggerisce Houellebecq, pericolosa, poiché ci costringe a fare affidamento esclusivamente sulle nostre esperienze dirette, che possono essere limitate o distorte dalla nostra prospettiva soggettiva.

Inoltre, la lettura ci offre una forma di “protezione” contro la banalità della vita quotidiana. I romanzi, la poesia, i saggi ci offrono uno spazio sicuro dove riflettere, dove immaginare e dove sfidare noi stessi. In questo senso, leggere non è solo un’attività intellettuale, ma una necessità esistenziale, un modo per mantenere viva la curiosità e l’interesse per il mondo.

“Il libro è una vita di scorta” – Nantas Salvalaggio

Dall’altra parte, Nantas Salvalaggio, con il suo stile raffinato e sobrio, descrive il libro come una “vita di scorta”. Questa metafora racchiude in sé l’idea che la lettura non è solo un rifugio, ma anche un’alternativa, una riserva di esperienze, emozioni e riflessioni a cui attingere quando la vita reale non ci soddisfa o quando abbiamo bisogno di trovare un senso più profondo alla nostra esistenza.

Il libro, come “vita di scorta”, è un compagno fedele che ci accompagna nei momenti di solitudine, di difficoltà o di incertezza. Quando la realtà ci appare insormontabile, possiamo rifugiarci nelle pagine di un libro, trovare conforto nelle parole di uno scrittore che ha affrontato situazioni simili alle nostre, o che semplicemente ci offre una prospettiva diversa.

Ma questa “vita di scorta” non è solo un ripiego. È una risorsa preziosa che arricchisce la nostra esistenza. Ogni libro letto ci lascia qualcosa, una traccia, un’idea, un’emozione. Ogni storia che viviamo attraverso la lettura diventa parte di noi, contribuendo a formare la nostra identità e il nostro modo di vedere il mondo. In questo senso, il libro non è solo una fuga, ma un modo per vivere più intensamente, per sperimentare più vite di quelle che la realtà ci concede.

L’incontro tra le due visioni

Le due citazioni, pur provenendo da contesti diversi, si completano a vicenda. Houellebecq ci avverte dei pericoli di vivere senza leggere, sottolineando l’importanza della lettura come strumento di arricchimento personale. Salvalaggio, invece, ci ricorda che i libri non sono solo strumenti di conoscenza, ma anche fonti di vita, riserve di esperienze che possiamo attingere per affrontare meglio la nostra esistenza.

Insieme, ci offrono una riflessione profonda sul valore della lettura. I libri non sono semplicemente oggetti di consumo culturale, ma veri e propri compagni di viaggio, che ci accompagnano lungo il cammino della vita, arricchendola, proteggendoci dai suoi rischi e offrendoci sempre una “vita di scorta” a cui attingere nei momenti di bisogno.

In un mondo frenetico e dominato dall’immediatezza, riscoprire il valore della lettura è fondamentale. I libri ci offrono un modo per rallentare, per riflettere, per condividere nuove idee e per vivere molte vite oltre la nostra. Che si tratti di proteggersi dai pericoli della vita reale, come suggerisce Houellebecq, o di trovare una riserva di esperienze alternative, come dice Salvalaggio, la lettura rimane uno degli atti più preziosi e significativi che possiamo compiere. Perché, in fin dei conti, leggere significa vivere, e vivere più intensamente.

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