Gio, 19 Settembre 2024
spot_img

I più letti di questa settimana

Altro in questa categoria

Firenze insegnò l’arte del profumo a Parigi

Sotto il patronato di Carolina de’ Medici, regina di Francia, la profumeria fiorentina acquisì status di arte e grande valore in tutta Europa. Lorenzo Villoresi è uno degli eredi di quella tradizione. La sua profonda conoscenza delle essenze e delle spezie gli consente di preparare il profumo su misura per ciascuno.

Durante il Rinascimento, i mercanti fiorentini che commerciavano in spezie ed essenze pregiate, percorrevano la Via della Seta tra Oriente ed Europa.  Quelle essenze venivano utilizzate nella preparazione di acque rinfrescanti, balsami aromatici per la raffinata corte medicea. Quel passato importante oggi lo ritroviamo vivissimo in alcuni preziosi laboratori, piccoli templi consacrati alla bellezza, eppure conosciuti in tutto il mondo cime quello di Lorenzo Villoresi.

Chi insegnò l’arte dei profumi ai francesi fu René Le Florentin, ovvero Renato Bianco

L’arte di creare profumi è quindi un altro dei primati che possiamo assegnare a Firenze, culla di tante arti nel Rinascimento. Se parli di profumi oggi tutti pensiamo a Parigi e a Grasse, la cittadina provenzale dove si elaborano le essenze. Dichiarata “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO dal 2018. Grasse è oggi la Mecca dei profumieri. La coltivazione, la competenza nel trattamento delle materie prime e l’arte di creare profumi sono state sviluppate in quella cittadina con assoluta maestria.

Tuttavia il “naso” (l’esperto) che insegnò quest’arte ai francesi, come tante altre delle cose di cui si vantano, fu un tale Renato Bianco, poi cambiato in René Le Florentin, arrivato a Parigi grazie a Caterina de’ Medici. Una cosa che i francesi fanno spesso di francesizzare quello che capita loro, da Yves Montand all’anagrafe Ivo Livi di Monsummano; Giovanni Roberto Alesi, noto come Jean Alesi; Dalidà ovvero Iolanda Cristina Gigliotti, cantante; Fernandel attore comico francese di origine italiana da parte di un bisnonno, con il vero nome di Fernand Joseph Désiré Contadin.

Grazie a Caterina de’ Medici tante cose ebbero inzio in Francia

Sotto il patronato di Carolina de’ Medici, regina di Francia, la profumeria fiorentina acquisì status di arte e grande valore in tutta Europa. Lorenzo Villoresi è uno degli eredi di quella tradizione. La sua profonda conoscenza delle essenze e delle spezie gli consente di preparare il profumo su misura per ciascuno.

Durante il Rinascimento, i mercanti fiorentini che commerciavano in spezie ed essenze pregiate, percorrevano la Via della Seta tra Oriente ed Europa.  Quelle essenze venivano utilizzate nella preparazione di acque rinfrescanti, balsami aromatici per la raffinata corte medicea. Quel passato importante oggi lo ritroviamo vivissimo in alcuni preziosi laboratori, piccoli templi consacrati alla bellezza, eppure conosciuti in tutto il mondo cime quello di Lorenzo Villoresi.

Come spesso accade i francesi seppero valorizzare l’idea di un italiano

L’arte di creare profumi è quindi un altro dei primati che possiamo assegnare a Firenze, culla di tante arti nel Rinascimento. Se parli di profumi oggi tutti pensiamo a Parigi e a Grasse, la cittadina provenzale dove si elaborano le essenze. Dichiarata “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO dal 2018. Grasse è oggi la Mecca dei profumieri. La coltivazione, la competenza nel trattamento delle materie prime e l’arte di creare profumi sono state sviluppate in quella cittadina con assoluta maestria.

Tuttavia il “naso” (l’esperto) che insegnò quest’arte ai francesi, come tante altre delle cose di cui si vantano, fu un tale Renato Bianco, poi cambiato in René Le Florentin, arrivato a Parigi grazie a Caterina de’ Medici. Una cosa che i francesi fanno spesso di francesizzare quello che capita loro, da Yves Montand all’anagrafe Ivo Livi di Monsummano; Giovanni Roberto Alesi, noto come Jean Alesi; Dalidà ovvero Iolanda Cristina Gigliotti, cantante; Fernandel attore comico francese di origine italiana da parte di un bisnonno, con il vero nome di Fernand Joseph Désiré Contadin.

Atelier della produzione di profumi
Atelier della Maison Villoresi a Firenze

Un casa atelier che è una foresta di fragranze da far perdere la testa

Seguendo le orme dei mercanti del XV secolo, Lorenzo Villoresi ha viaggiato spesso attraverso il Medio Oriente per acquisire una profonda conoscenza di quelle genti e delle loro tradizioni, alla ricerca di materiali eccezionali da abbinare a quelli della nativa Toscana.Voglio realizzare un sogno. Sono sempre stato affascinato dalle essenze e dalle spezie: la profumeria deve essere il mio campo di studio e la mia professione.”

Entrando a casa sua, che è anche il suo atelier e laboratorio di un palazzo del ‘400, in via de Bardi, si viene presi da un miscuglio di fragranze che ci fanno capire di trovarci nel tempio del “naso”, cosi si chiamano gli esperti di profumi. La casa di famiglia ha una splendida vista sul fiume Arno. Ricordo tante boccette di diverso colore, foggia e dimensioni, poste sui davanzali, a mo’ di soprammobile, su scaffali, tavoli, per ogni dove. Una foresta di fragranze da far perdere la testa. La persona che vi si reca ne rimane stordita. Nella casa accanto, Lorenzo ha aperto nel 2019 un Museo sull’arte del Profumo dedicato alle materie aromatiche per la conoscenza dei profumi.

Nel 2006 ha vinto il premio Coty, il più prestigioso per un profumiere indipendente

Il profumiere Lorenzo Villoresi, nato nel 1956, trae grande ispirazione dai suoi numerosi viaggi in Medio Oriente e dalla sua ricca varietà di profumi. Molti dei suoi profumi esotici a base di spezie, ambra, incenso, resine, vaniglia, legno di sandalo e altri aromi arrivano da quel mondo. Il suo talento nella elaborazione di profumi personalizzati è stato confermato nel 2006, quando ha vinto il Prix Francois Coty. Forse il riconoscimento più importante per la carriera artistica di un profumiere. Lorenzo è stato il primo a vincere questo premio come indipendente! Ovvero che lavora al di fuori delle grandi case di profumi (come ad esempio Hermès o Chanel ed altre). Il profumo che ama di più è Teint de Neige. Un blend unico che si ispira alla Belle Époque. “La sua è una tonalità rosata di un viso incipriato. L’odore inconfondibile delle polveri profumate, la fragranza della cipria, il profumo del talco, un’eau de toilette morbida, gentile, avvolgente.” Così la racconta Villoresi.

Solo nel suo atelier potete ordinare il profumo unico, fatto solo per la vostra pelle

Se volete provare ad avere un profumo su misura per voi, secondo i dettami dell’arte, con gli ingredienti più rari e le idee più originali, per i luoghi che amate, questo è il posto giusto.  Dal 1990 Lorenzo Villoresi accoglie in via de’ Bardi appassionati da tutto il mondo. La Boutique, il Giardino degli aromi e il Museo vi permetteranno di scoprire i segreti e il fascino delle materie aromatiche. Percorsi speciali, esperienze su misura e laboratori su prenotazione.

Villoresi può usufruire di una collezione vastissima di fragranze, raccolte in una vita di studi e di viaggi. Le influenze provenienti da terre lontane danno vita ad un’originale quantità di essenze uniche, profumi e accessori anche per i luoghi della casa. Entrare nel suo laboratorio è scoprire un mondo in cui bisogna lasciarsi guidare dai propri sensi: le essenze dei rami degli alberi che crescono nelle foreste orientali, delle resine che bruciano dolcemente in un contenitore di terracotta, e delle spezie da cui provengono paesi lontani o dalla vicina Toscana.

Il desiderio di bellezza determina la scelta degli ingredienti

La produzione viene effettuata internamente e richiede una meticolosa attenzione ai dettagli e una continua ricerca della massima qualità. La bottiglia esagonale è diventata un tratto distintivo di queste collezioni sempre moderne, rappresentando un lusso sobrio e personale. Il desiderio di bellezza determina la scelta di ingredienti di alta qualità per le fragranze e di materiali pregiati e senza tempo per packaging e accessori. Dal valore intrinseco delle materie prime nasce l’identità immateriale della Maison Villoresi, fatta di emozione, creatività, armonia, innovazione, visione, autenticità e costante ricerca dell’eccellenza.

Le sue creazioni più famose contengono un richiamo a mondi e immagini lontane

I profumi Piper Nigrum, Dilmun, Alamut sono l’anima della sua Casa dei Profumi. Rappresentano l’identità e la visione del brand. Ogni fragranza è un universo, una magica alchimia di sostanze aromatiche che si fondono per risvegliare emozioni, passioni e sentimenti. Piper Negrum ricorda l’odore del deserto, del tempo, del vento e del polline di migliaia di fiori lontani. L’essenza della sabbia, come una nota delicata e trasparente. È un po’ il profumo dei sogni, degli incantesimi nascosti e dei mari notturni d’Oriente. Come per i sommelier anche i “nasi” cercano l’origine degli stimoli che percepiscono analizzando un profumo. Trovare la fragranza giusta può essere un bellissimo viaggio di scoperta. Oppure ci si può innamorare di tutti!

Nelle sue pubblicazioni troverete le informazioni necessarie per entrare in questo mondo  

Molte delle idee, dei percorsi e delle esperienze di Lorenzo Villoresi si possono trovare sui suoi libri. “Il profumo: cultura, storie e tecniche“(Ponte alle Grazie, 1995) contiene descrizioni delle tecniche, delle materie prime e delle essenze. Capitoli separati sulla storia del profumo e citazioni di profumi famosi nella letteratura e una sezione speciale dedicata all’aromaterapia. “L’arte del bagno: una guida al più sensuale rito del corpo“ (Ponte alle Grazie 1996) e “Il mondo del profumo”(a cura di Lorenzo Villoresi. RCS 1996/97, sono 70 libretti in 3 volumi).

Insomma chiunque sia un appassionato di questo mondo non può mancare di visitare la boutique Villoresi, allestita all’interno del palazzo rinascimentale nel cuore di Firenze. Nell’antico ed elegante edificio, gli affreschi restaurati incorniciano questo spazio luminoso e suggestivo, che ospita le collezioni complete della maison e accoglie i visitatori. È una tappa obbligata per gli appassionati di profumi.

Entrando a casa sua, che è anche il suo atelier e laboratorio di un palazzo del ‘400, in via de Bardi, si viene presi da un miscuglio di fragranze che ci fanno capire di trovarci nel tempio del “naso”, cosi si chiamano gli esperti di profumi. La casa di famiglia ha una splendida vista sul fiume Arno. Ricordo tante boccette di diverso colore, foggia e dimensioni, poste sui davanzali, a mo’ di soprammobile, su scaffali, tavoli, per ogni dove. Una foresta di fragranze da far perdere la testa. La persona che vi si reca ne rimane stordita. Nella casa accanto, Lorenzo ha aperto nel 2019 un Museo sull’Arte del Profumo, dedicato alle materie aromatiche per la conoscenza dei profumi.

Lorenzo Villoresi. © 2022 Guglielmo de’ Micheli. Per cortese concessione di Lorenzo Villoresi

Nel 2006 ha vinto il premio Coty, il più prestigioso per un profumiere indipendente

Il profumiere Lorenzo Villoresi, nato nel 1956, trae grande ispirazione dai suoi numerosi viaggi in Medio Oriente e dalla sua ricca varietà di profumi. Molti dei suoi profumi esotici a base di spezie, ambra, incenso, resine, vaniglia, legno di sandalo e altri aromi arrivano da quel mondo. Il suo talento nella elaborazione di profumi personalizzati è stato confermato nel 2006, quando ha vinto il Prix Francois Coty. Forse il riconoscimento più importante per la carriera artistica di un profumiere. Lorenzo è stato il primo a vincere questo premio come indipendente! Ovvero che lavora al di fuori delle grandi case di profumi (come ad esempio Hermès o Chanel ed altre). Il profumo che ama di più è Teint de Neige. Un blend unico che si ispira alla Belle Époque. “La sua è una tonalità rosata di un viso incipriato. L’odore inconfondibile delle polveri profumate, la fragranza della cipria, il profumo del talco, un’eau de toilette morbida, gentile, avvolgente.” Così la racconta Villoresi.

Solo nel suo atelier potete ordinare il profumo unico, fatto solo per la vostra pelle

Se volete provare ad avere un profumo su misura per voi, secondo i dettami dell’arte, con gli ingredienti più rari e le idee più originali, per i luoghi che amate, questo è il posto giusto.  Dal 1990 Lorenzo Villoresi accoglie in via de’ Bardi appassionati da tutto il mondo. La Boutique, il Giardino degli aromi e il Museo vi permetteranno di scoprire i segreti e il fascino delle materie aromatiche. Percorsi speciali, esperienze su misura e laboratori su prenotazione.

Villoresi può usufruire di una collezione vastissima di fragranze, raccolte in una vita di studi e di viaggi. Le influenze provenienti da terre lontane danno vita ad un’originale quantità di essenze uniche, profumi e accessori anche per i luoghi della casa. Entrare nel suo laboratorio è scoprire un mondo in cui bisogna lasciarsi guidare dai propri sensi: le essenze dei rami degli alberi che crescono nelle foreste orientali, delle resine che bruciano dolcemente in un contenitore di terracotta, e delle spezie da cui provengono paesi lontani o dalla vicina Toscana.

Il desiderio di bellezza determina la scelta degli ingredienti

La produzione viene effettuata internamente e richiede una meticolosa attenzione ai dettagli e una continua ricerca della massima qualità. La bottiglia esagonale è diventata un tratto distintivo di queste collezioni sempre moderne, rappresentando un lusso sobrio e personale. Il desiderio di bellezza determina la scelta di ingredienti di alta qualità per le fragranze e di materiali pregiati e senza tempo per packaging e accessori. Dal valore intrinseco delle materie prime nasce l’identità immateriale della Maison Villoresi, fatta di emozione, creatività, armonia, innovazione, visione, autenticità e costante ricerca dell’eccellenza.

Le sue creazioni più famose contengono un richiamo a mondi e immagini lontane

I profumi Piper Nigrum, Dilmun, Alamut sono l’anima della sua Casa dei Profumi. Rappresentano l’identità e la visione del brand. Ogni fragranza è un universo, una magica alchimia di sostanze aromatiche che si fondono per risvegliare emozioni, passioni e sentimenti. Piper Negrum ricorda l’odore del deserto, del tempo, del vento e del polline di migliaia di fiori lontani. L’essenza della sabbia, come una nota delicata e trasparente. È un po’ il profumo dei sogni, degli incantesimi nascosti e dei mari notturni d’Oriente. Come per i sommelier anche i “nasi” cercano l’origine degli stimoli che percepiscono analizzando un profumo. Trovare la fragranza giusta può essere un bellissimo viaggio di scoperta. Oppure ci si può innamorare di tutti!

Nelle sue pubblicazioni troverete le informazioni necessarie per entrare in questo mondo  

Molte delle idee, dei percorsi e delle esperienze di Lorenzo Villoresi si possono trovare sui suoi libri. “Il profumo: cultura, storie e tecniche“(Ponte alle Grazie, 1995) contiene descrizioni delle tecniche, delle materie prime e delle essenze. Capitoli separati sulla storia del profumo e citazioni di profumi famosi nella letteratura e una sezione speciale dedicata all’aromaterapia. “L’arte del bagno: una guida al più sensuale rito del corpo“ (Ponte alle Grazie 1996) e “Il mondo del profumo”(a cura di Lorenzo Villoresi. RCS 1996/97, sono 70 libretti in 3 volumi).

Insomma chiunque sia un appassionato di questo mondo non può mancare di visitare la boutique Villoresi, allestita all’interno del palazzo rinascimentale nel cuore di Firenze. Nell’antico ed elegante edificio, gli affreschi restaurati incorniciano questo spazio luminoso e suggestivo, che ospita le collezioni complete della maison e accoglie i visitatori. È una tappa obbligata per gli appassionati di profumi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

I più letti di sempre