Gio, 19 Settembre 2024
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Gioielli preziosi nascono nei fondali del mare d’Alghero, grazie alle colonie di mini-anemoni

Una bottega artigiana, eccellenza italiana nell’arte orafa, basata sul Corallium Rubrum, un prodotto che è frutto di tanti piccoli animali e che viene lavorato assieme a minerali preziosi con tecniche tradizionali.

Una bottega artigiana orafa che si trova nel palazzo D’Albis ad Alghero, in Sardegna, è una eccellenza italiana in questo genere di produzioni, dove soprattutto il corallo la fa da protagonista dei gioielli che vengono realizzati dalla mano esperta di Giuseppe Tilocca, e di Sara Marongia disegnatori e orafi artigiani. Abbinato a pietre e metalli preziosi e lavorazioni in filigrana, l‘oro rosso affascina in tutte le sue sfumature ed il design innovativo si fonde armoniosamente con la tradizione. 

Alghero è la Perla riconosciuta della Riviera del Corallo

La città di Alghero prende il nome di riviera del corallo poichè nei suoi mari si sono formati e sviluppati i più importanti e ricchi banchi coralliferi presenti nelle coste sarde, questo grazie ad un habitat ideale dovuto al contesto ambientale ed alla presenza di innumerevoli grotte carsiche sommerse.

I coralli sono  piccoli animali simili a mini-anemoni chiamati polipi, che possono formare colonie. Insieme tanti di questi polipi formano uno scheletro comune. I coralli sono classificati nella grande famiglia di animali pungenti, i Cnidaria.

Le barriere coralline sono composte da una moltitudine di specie di corallo che insieme formano un ecosistema. Un ambiente naturale composto da diverse piante e animali. Le barriere coralline fungono come rifugi, riserve di cibo e vivai per chi ci vive: dalle più piccole alghe a numerosi pesci e invertebrati, ma anche a tartarughe marine e piccoli squali.

Gioiello della Bottega Orafa Marongia – dal sito facebook

L’artigiano Agostino Marongia ha avviato l’arte orafa con il corallo di Alghero nel lontano 1962

Il lungo percorso nel mondo dell’arte orafa di questa bottega d’arte è iniziato nel 1962, grazie ad Agostino Marongia, algherese di nascita, padre di Sara. Qui ad Alghero dà vita alla sua bottega orafa nell’epoca in cui la città diventò la meta privilegiata del turismo in Sardegna. Questo dette nuova linfa e permise un rinnovato fervore artistico che coinvolse il mondo dell’oreficeria isolana. A giovarne fu il Corallium Rubrum pescato nei mari di Alghero, finalmente lavorato e valorizzato dagli artigiani locali e non più solamente esportato in altre regioni come la Campania e la Sicilia.

Durante la sua carriera artistica Agostino Marogna ha sempre reso protagonista delle sue creazioni il Corallo, offrendo di volta in volta nuove chiavi di lettura per questo prezioso materiale tanto bello quanto versatile. Questa passione e filosofia aziendale oggi è portata avanti dalla figlia Sara e suo marito Giuseppe.

La Bottega Orafa è una delle espressioni artistiche della Sardegna

La Bottega Orafa è finalizzata alla progettazione e realizzazione di una vasta e creativa gamma di gioielli, di autentica ispirazione tradizionale ma anche dalle fogge moderne ed innovative, frutto di studio e di una costante ricerca.

Massima espressione identitaria e storica della Sardegna, nelle sue  declinazioni in stile tradizionale ma anche moderno ed innovativo, la filigrana permette la creazione di gioielli raffinati con un grande potere seduttivo sugli acquirenti.

Ovviamente bisogna essere esperti in differenti tecniche di lavorazione se si vuole creare collezioni sempre nuove e dotate di grande fascino.

Gioiello della produzione Bottega Orafa Marongia – dal sito facebook

Il corallo si presta a essere integrato con metalli preziosi e lavorato con tecniche tradizionali

Il corallo è la materia principe e il magico filo conduttore di tutta la produzione artistica di questa bottega. Si tratta sempre del Corallium rubrum dei mari della Sardegna, bellissimo in tutte le sue sfumature di colore, dal delicato arancio al più intenso rosso vermiglio.

Le lavorazioni a intarsio, filigrana, traforo e l’antica tecnica della fusione su osso di seppia sono sempre quelle che danno maggior rilievo e fascino al corallo.

Tuttavia si utilizzano anche i coralli orientali, ugualmente dotati di altrettanto fascino e bellezza, che offrono un ampio ventaglio di colorazioni: dal bianco al delicato rosa Boké, dall’aranciato intenso al rarissimo rosso Aka.

Lo stemma della città di Alghero, realizzato con tecniche di lavorazione ad intarsio e filigrana – dal sito Facebook

Il Corallium rubrum si vede anche nello stemma della città di Alghero

Pescato da secoli dalle Coralline spagnole, genovesi e pisane il prezioso corallo di Alghero è elemento identitario della città. Fa parte della storia e della cultura tanto da essere raffigurato nello stemma, mentre emerge da una roccia, circondato dal mar turchino. L’oro rosso di Alghero è molto ambito e conosciuto a livello internazionale, per il suo pregio e la sua grande qualità, la sua struttura compatta e la colorazione brillante e luminosa, la quale varia dal raro rosato, all’aranciato, al rosso vivace e delicato detto “Alghero, sino al rosso intenso.

Anche se le colonie più belle sono sulle coste sarde la specie Corallium rubrum si trova in tutto il mar Mediterraneo. Non raggiunge grandi dimensioni ma presenta un colore omogeneo ed una struttura magnificamente lavorabile. Adatto alla lavorazione cabochon, dal raro rosato al rosso brillante, il corallo mediterraneo si presta anche per incisioni e piccole sculture a tuttotondo o finemente stilizzate.

I coralli orientali come il Corallium japonicum

I coralli orientali presentano una vasta gamma di colorazioni e sfumature , dal corallo bianco al rosa, dall’arancio al rosso intenso al moro del Giappone. I cespi raggiungono notevoli dimensioni e la loro struttura lavorabile, lo sclerasse, presenta una venatura bianca centrale. Queste peculiarità li hanno resi adatti alla realizzazione di sculture dalle ragguardevoli dimensioni e svariate incisioni estremamente leggibili in ogni loro particolare. 

Gioielli della tradizione: pendenti, spille, collane

Gioiello della tradizione – Foto dal sito della Bottega Orafa Marongia

Pendente

Questo gioiello modulare è costituito da tre elementi: il fiocco, froccu; dominu; pendenti. Realizzato in lamina d’oro traforata, incisa e decorata con filigrana, splendide ametiste dal taglio ovale sfaccettato e due tecniche di imperlato, il pettorale è ispirato al “Lasu” dell’abito di Quartu Sant’Elena, il quale presenta il più ricco corredo di oreficeria della Sardegna. 

La Spilla Margherita – foto dal sito della Bottega Orafa Marongia

La spilla margherita

La spilla ha area di diffusione abbastanza vasta e conosce diversa utilizzazione a seconda delle località; a volte ferma il copricapo a benda, a volte trattiene lo scialle, a volte ancora fissa, in determinate posizioni sul petto, altri gioielli.

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